Una prima edizione molto apprezzata e seguita quella del Forum di cantieri ABITARE, organizzato a Manno lo scorso 5 novembre. L’iniziativa, dedicata all’evoluzione del settore della costruzione in Ticino, ha riunito numerosi professionisti, rappresentanti istituzionali e addetti ai lavori, confermandosi fin da subito come un momento di confronto aperto e ricco di stimoli. La tavola rotonda, moderata con piglio brillante dalla giornalista Cristelle Pagnamenta, ha offerto spunti di riflessione interessanti su un comparto in trasformazione, sospeso tra nuove sfide tecnologiche e una congiuntura che, pur complessa, mostra segnali di solidità.
Dopo i saluti istituzionali di Giorgio Rossi (sindaco di Manno) e dell’editore Fabio Sacchi, Tina Magna del team Sacchi Edizioni Tecniche & Commerciali SA ha presentato le novità editoriali in arrivo: il restyling della rivista “cantieri ABITARE”, l’introduzione del Forum come spazio di dibattito periodico e il lancio di un nuovo portale web cantieri ABITARE HUB dedicato al mondo delle costruzioni. Una piattaforma moderna, completa e più accessibile, pensata per offrire un’informazione sempre aggiornata agli operatori del settore.
Entrando nel vivo del convegno, Marco Chiesa (Consigliere agli Stati e Presidente APF-HEV Ticino) ha osservato come, sulla base di diversi studi, il comparto edilizio stia attraversando una fase di “stabilità dinamica”: una situazione di equilibrio apparente, caratterizzata da comparti in forte espansione – come quello del rinnovo e della riqualificazione degli stabili – accanto ad altri che mostrano qualche difficoltà, in particolare le nuove costruzioni. Un’analisi condivisa anche da Nicola Bagnovini (Direttore SSIC-TI), secondo cui il settore nel complesso gode di buona salute, pur registrando per la prima volta un rallentamento nel genio civile, che oggi dispone di meno riserve di lavoro rispetto all’edilizia abitativa, trainata invece dal boom delle ristrutturazioni.
Dal canto suo, l’architetto Marco Del Fedele ha confermato il momento favorevole ma ha evidenziato un certo disorientamento tra gli architetti, dovuto anche alla mancanza di coesione tra i diversi comparti della filiera. Parallelamente, Fabrizio Noembrini (Direttore dell’Associazione TicinoEnergia) ha descritto un settore energetico che, dopo un decennio di crescita sostenuta, sta vivendo anch’esso una fase di stabilità, in particolare nel campo delle tecnologie “green” e dell’efficienza energetica.
Parole incoraggianti sono giunte anche da Giovanni Realini (Capo Sezione Logistica del Dipartimento delle finanze e dell’economia del Cantone Ticino), che ha sottolineato gli sforzi del Cantone nel mantenere elevato il livello degli investimenti pubblici, nonostante l’aumento dei ricorsi e la crescente complessità burocratica.
Sul fronte della ricerca e dell’innovazione, Samuel Antonietti (docente e ricercatore SUPSI) ha illustrato i progressi tecnologici che stanno rivoluzionando il settore: nuovi materiali più performanti dal punto di vista dell’isolamento, il riutilizzo intelligente degli inerti e l’integrazione sempre più marcata dell’intelligenza artificiale e della domotica nei processi costruttivi.
Durante il dibattito ampio spazio è stato riservato anche al mercato immobiliare. Marco Chiesa ha posto l’attenzione sull’impatto che l’applicazione della votazione sul valore locativo potrà avere sui proprietari immobiliari, e sul tema dell’immigrazione: “Ogni anno arrivano in Svizzera circa 80mila nuove persone che hanno bisogno di case e appartamenti – ha osservato – e forse dovremo pensare di costruire in altezza per far fronte a questa domanda crescente”.
“Il numero delle domande di costruzione è in rialzo”, ha confermato Bagnovini, anche se questa tendenza dovrà presto confrontarsi con il congelamento di molti terreni edificabili, destinati a diventare zone verdi. Realini ha colto l’occasione per ricordare che il patrimonio immobiliare cantonale è in gran parte datato: “Molti edifici pubblici risalgono agli anni Settanta e Ottanta e necessitano di un rinnovamento. Stiamo intervenendo, ma dobbiamo ridimensionare le pretese: altrimenti i costi diventano insostenibili”.
Sul piano energetico, Noembrini ha ribadito la necessità di una comunicazione chiara e personalizzata: “Le informazioni in materia sono molte, ma il nostro obiettivo è fornire consulenze su misura per individuare gli interventi più efficaci per ogni caso concreto”.
Nel prosieguo del dibattito, Bagnovini ha ricordato che non bisogna demonizzare gli edifici non ancora ristrutturati, spesso caratterizzati da pigioni moderate e quindi preziosi per l’equilibrio del mercato. Del Fedele, invece, ha posto l’accento sull’influenza crescente dei grandi investitori istituzionali – come casse pensioni e assicurazioni – che orientano il mercato con ingenti capitali, e sulla necessità di una maggiore collaborazione tra pubblico e privato, ancora poco diffusa in Ticino rispetto ad altre regioni svizzere.
Infine, il tema dell’intelligenza artificiale ha chiuso il convegno, con Antonietti che ha sottolineato come essa sia già ampiamente utilizzata nella progettazione e nella costruzione, e con Realini che ha confermato l’utilità del BIM (Building Information Modeling) anche per le attività del Cantone, in particolare nella gestione e manutenzione degli edifici pubblici.
A conclusione della giornata, i partecipanti hanno potuto godere di un ricco aperitivo offerto dalla rivista cantieri ABITARE e dai partner-sponsor, accompagnato dalle note del Duo Nostranello, che ha intrattenuto con brio le quasi cento persone accorse a Manno. Un finale conviviale per un incontro che, a giudicare dall’interesse suscitato, promette di diventare un appuntamento fisso nel calendario del settore delle costruzioni ticinese.
Il Forum della costruzione
Il futuro delle costruzioni in Ticino, tra innovazione e stabilità dinamica.

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